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Il Comitato di gestione aggiorna il Piano Strategico

GRANDE PROGETTO POMPEI

UNITA’ GRANDE POMPEI


COMUNICATO STAMPA

 

COMITATO DI GESTIONE PER IL PIANO STRATEGICO

PER LO SVILUPPO DELLE AREE COMPRESE NEL PIANO DI GESTIONE DEL SITO UNESCO “AREE ARCHEOLOGICHE DI POMPEI, ERCOLANO E TORRE ANNUNZIATA”

 

7 settembre 2022 - ore 11.00

Casina Pacifico (Pompei)

 

Nella giornata odierna, presso gli uffici dell’Unità Grande Pompei si è tenuto il Comitato di Gestione del Piano Strategico per lo sviluppo delle aree comprese nel Piano di Gestione del sito UNESCO “Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata” presieduto in presenza dal Ministro della cultura, On. Dario Franceschini.

Alla riunione, convocata dal Direttore Generale di progetto del Grande Progetto Pompei - Unità Grande Pompei, Generale Di Blasio, hanno preso parte da remoto i rappresentanti dei Ministeri interessati (Sud, Turismo, Mims), della Regione Campania e della Città Metropolitana e i sindaci dei comuni interessati al Piano di Gestione UNESCO  (Pompei, Ercolano, Boscoreale, Boscotrecase, Castellammare di Stabia, Torre Annunziata, Torre del Greco, Portici e Trecase). Presenti i Direttori dei Parchi Archeologici di Pompei ed Ercolano, Zuchtriegel e Sirano.

Nel corso della riunione è stato presentato al Comitato, che lo ha approvato all’unanimità, il documento di aggiornamento del Piano Strategico, elaborato dall’Unità Grande Pompei in collaborazione con gli Enti locali interessati.

L’aggiornamento di tale Piano, adottato nel 2018 allo scopo di definire una strategia di sviluppo e rilancio della cosiddetta “buffer zone” (zona cuscinetto) del sito UNESCO, si è reso necessario al fine di recepire le istanze e le sollecitazioni provenienti dal territorio, censire gli interventi nel frattempo realizzati ovvero in corso di realizzazione ed adeguare il quadro economico complessivo del Piano anche in relazione agli interventi, individuati in sinergia con l’Agenzia per la Coesione Territoriale ed INVITALIA, che saranno finanziati con fondi del Contratto Istituzionale di Sviluppo “Vesuvio-Pompei-Napoli”, sottoscritto in Pompei il 17 maggio u.s. .

Il Piano Strategico, edizione 2022, prevede interventi sul territorio per un totale di 2.682 milioni di euro, a fronte dei 1.750 milioni della precedente versione. Di questi, circa 1.724 milioni di euro sono quelli già oggetto di finanziamento ovvero in corso di finanziamento, con un incremento pari a 594 milioni di euro rispetto alle somme stanziate nel 2018 a copertura degli interventi del Piano.

Questi gli aggiornamenti più significativi, riguardanti diverse linee di finanziamento statali e regionali:

  • realizzazione dell’hub ferroviario a Pompei (30,6 milioni di euro);
  • riconversione della linea ferroviaria Torre Annunziata – Castellammare di Stabia – Gragnano in tram leggero (33 milioni di euro);
  • riqualificazione del complesso di Villa Favorita con molo borbonico a Ercolano (49 milioni di euro);
  • valorizzazione della ex Real Fabbrica d’Armi “Spolettificio dell’Esercito” di Torre Annunziata;
  • definizione del Sistema di interventi per il completamento degli schemi fognari e di collettamento dei comuni dell’area interessata dal Piano di gestione del sito Unesco (113 milioni di euro);
  • realizzazione di interventi sul patrimonio culturale individuati nell’ambito del Piano strategico (10 milioni di euro);
  • compatibilizzazione urbana ferrovia EAV Pompei Santuario con un nuovo tracciato per la connessione (67 milioni di euro);
  • rimodulazione del Grande Progetto “Completamento della riqualificazione del fiume Sarno (da 217 a 402 milioni di euro).

 

Un incremento significativo cui hanno contribuito le risorse del Contratto Istituzionale di Sviluppo “Vesuvio-Pompei-Napoli”, tra le quali spiccano i circa 98 mln di euro stanziati dal Ministero per il Sud e per la Coesione territoriale per la realizzazione di interventi ricompresi nel Piano Strategico e gli ulteriori 73,3 milioni di euro, gravanti in parte sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 (nell'ambito del Piano Sviluppo e Coesione di cui è titolare il MiC) ed in parte su fondi ordinari dello stesso Dicastero, messi a disposizione per la realizzazione di 14 progetti valutati ad alta priorità.

Nell’ambito dei fondi a titolarità Ministero della cultura rientrano anche quelli, di cui alla delibera CIPESS 10/2018, stanziati per l’intervento denominato “Realizzazione di interventi sul patrimonio culturale individuati nell’ambito del Piano Strategico”, per un importo pari a circa 10 milioni di euro, relativamente all’impiego dei quali, nel 2021, l’Unità Grande Pompei ha assunto il ruolo di “soggetto attuatore” e svolge, per il progetto denominato “smartland@pompei”, che coinvolge tutti i comuni compresi nella buffer zone, la funzione di soggetto beneficiario/stazione appaltante.

Nel corso del Comitato di Gestione, il Gen. Di Blasio ha, quindi, brevemente illustrato i progetti finanziati attraverso l’impiego di tali somme e dato atto del loro stato di avanzamento.

Si tratta, nel complesso, di un volume di investimenti destinati, dunque, a cambiare l’immagine dei territori ed a creare i presupposti per finanziare ulteriori interventi ricompresi nel Piano Strategico per i quali proseguono, in sinergia con le Amministrazioni locali, le attività avviate dall’Unità Grande Pompei per l’individuazione di ulteriori fonti di finanziamento.

Da ultimo, il Gen. Di Blasio ha informato il Comitato che, in attuazione al dettato della norma istitutiva del Grande Progetto Pompei – Unità Grande Pompei, che auspica il coinvolgimento dei privati nelle attività di rilancio dei territori della buffer zone, ed in ossequio a quanto previsto dallo stesso Piano Strategico, in data 14 luglio 2021 è stato pubblicato un avviso pubblico, finalizzato ad acquisire ipotesi progettuali per la realizzazione (con fondi privati) di opere private di interesse pubblico, coerenti con le linee strategiche del Piano, che consentissero ai proponenti di accedere alle procedure acceleratorie proprie dello strumento.

Una iniziativa che, contrariamente a quanto auspicato, ha fatto registrare una limitata adesione con l’esito che, al termine delle operazioni di verifica dei requisiti e dello scrutinio di apposita Commissione tecnica, non sono state individuate proposte di intervento da prospettare al Comitato di gestione per l’eventuale attrazione nel Piano Strategico.

 

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