Nel 2011 il Comitato del Patrimonio Mondiale, a seguito delle ispezioni UNESCO nel sito di Pompei, dispose di procedere sia agli interventi e alle azioni urgenti per la salvaguardia del patrimonio archeologico, sia a una revisione e implementazione del Piano di gestione del sito UNESCO "Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata" e a un ampliamento della "zona cuscinetto", la cosiddetta buffer zone, dei siti archeologici, al fine di garantire la conservazione del paesaggio, soprattutto in relazione al rapporto visivo tra le città antiche e il Vesuvio.
Un tavolo di concertazione, costituito dai competenti organi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione Campania, della Provincia di Napoli e dei nove comune territorialmente interessati, ha proposto una nuova perimetrazione della buffer zone, che include gran parte dei nove territori comunali e, sul versante interno, confina con quella del Parco Nazionale del Vesuvio, così armonizzando l'area in un rapporto fisico di continuità tra territori di grande valore culturale e da unaturalistico.
I compiti di coordinamento delle attività di interesse comune delle suddette amministrazioni pubbliche, al fine di giungere a una pianificazione strategica condivisa e definita in un master plan, è stato affidato dalla legge 112/2013 all'Unità Grande Pompei, una struttura ad hoc in seno alla Direzione generale di progetto del Grande Progetto Pompei, di cui sono stati invitati a farne parte esperti provenienti dalle amministrazioni pubbliche interessate.
La redazione di un Piano strategico è lo strumento individuato dalla norma per concretizzare i principi ispiratori del Piano di gestione del sito UNESCO, secondo cui gli intenti di sviluppo sociale ed economico devono coincidere con le esigenze di conservazione e valorizzazione del sito stesso, e secondo cui il comportamento delle istituzioni locali, che governano quel territorio, a quei principi deve essere improntato.
Il Comitato di gestione, in cui sono rappresentati tutti gli attori istituzionali coinvolti, è l'organo decisionale per la costruzione del Piano strategico e per la sua adozione, sancita dalla riunione del 20 marzo 2018.